L'intervista ad Angela Manca di Antonio Mazzeo
di Luca Grossi
"Barcellona Pozzo di Gotto era tutta contro di me".
Quando si parla di mafia in terra di mafia si va incontro non solo alla solitudine, ma anche alla delegittimazione.
Agenda Gentile, conosciuta da tutti come Angela Manca, è da vent'anni che lotta contro quel 'rumore di fondo' che vorrebbe definitivamente archiviare il caso di suo figlio, trovato morto nel suo appartamento a Viterbo il 12 febbraio del 2004.
La locale procura della Repubblica etichettò al tempo Attilio come un drogato, morto per un’overdose di eroina e farmaci. La stesa relazione della commissione parlamentare antimafia della scorsa legislatura ha parlato di indagini portate avanti in maniera superficiale, fatte non con lo scopo di trovare la verità ma per avvalorare la tesi della morte per overdose.
Angela, intervistata da Antonio Mazzeo, ha parlato degli ultimi giorni di vita di Attilio: gli strani comportamenti, come se sapesse qualcosa che non poteva dire; le telefonate, pregne di significati nascosti, poi sparite dai tabulati telefonici. La Telecom, all'epoca, si era detta disponibile a fare delle verifiche qualora l'autorità giudiziaria avesse disposto di eseguire degli approfondimenti. Cosa che non venne mai fatta.
Ha raccontato la madre di Attilio: "L'undici febbraio, verso le nove e mezza del mattino, mi fa una strana richiesta. Mi dice: 'Mamma mi dovete far aggiustare la moto che è nella casa nostra di Tonnarella'", una località vicino a Porto Rosa in cui, in base ad alcune intercettazioni ambientali, si nascose per un periodo il boss corleonese Bernardo Provenzano.
Al dolore per aver perso il più prezioso dei doni, un figlio, per una madre, si è aggiunta anche la morte del marito Gioacchino Manca il 19 agosto del 2023. Gino aveva i polmoni pieni del veleno che veniva ripetutamente gettato nel giardino della casa dei coniugi Manca. Una vera e propria persecuzione su cui i carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto hanno indagato: il soggetto finito sotto inchiesta è Ugo Manca, cugino di Attilio che, ironia della sorte, abita proprio alla casa di Angela.
Anche in questo mare di dolore e di solitudine Angela Manca ha continuato a parlare, a dire che Attilio era stato ucciso da Cosa nostra e non solo: "Io spero che si apra un processo, perché se si aprirà un processo per omicidio, finalmente potremmo stare tutti sereni. Perché un processo andrà avanti anche se io non ci sarò più e io spero in questo. Spero che finalmente Attilio abbia giustizia, che gli tolgano quel marchio di drogato che avevano messo sul suo cadavere e che finalmente si possa dire Attilio è stato ammazzato".
Tratto da: antimafiaduemila.com
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