Martedì 10 Dicembre 2024

di Gianluca Manca

Non mi è mai piaciuto commiserarmi e non mi è mai piaciuta la pietà delle persone nei miei momenti di sconforto e di dolore; meno che mai pubblicare sui social i miei sentimenti e le mie emozioni che reputo personali e private.
Nonostante questa premessa, sono costretto a pubblicare, mio malgrado, questo post, per far conoscere ai tanti quanto sta accadendo ad una signora anziana che si trova a dover affrontare, da sola, una situazione difficile.
Questa signora, che vive in una villetta in pieno centro storico a Barcellona Pozzo di Gotto, ha presentato numerosi esposti e denunce a causa di sostanze nocive che sono state rinvenute sul terreno del suo giardino.
Lasciamo perdere che, tali sostanze, abbiano bruciato e fatto appassire tutte le piante che la signora curava da una vita, ma la cosa più devastante è che sono sostanze urticanti che provocano, se inalate per lungo tempo, lacrimazione, gonfiore alle labbra e senso di soffocamento!
La signora, nel lontano 2004, ha perso il proprio figlio per mano mafiosa e lotta, da allora, per avere verità e giustizia in un paese omertoso che non ha fatto altro, in tutti questi lunghi anni, che fingere di non vedere, non sentire e non parlare, come le famose tre scimmiette.


manca angela emanuele distefano23


La signora, meno di un mese fa, ha perso il proprio marito, dopo una lunga malattia, con il quale condivideva la speranza di restituire dignità al loro defunto figlio e poter vivere, in serenità, nella loro villetta.
La signora, nonostante il suo amore per quella villetta, in cui ha visto crescere la costruzione della sua vita, fatta di dolore ma anche di numerosi ricordi piacevoli, è stata costretta ad allontanarsi a causa di quelle sostanze rinvenute nel suo giardino.
È davvero umiliante e mortificante, per un cittadino onesto, assistere all’indifferenza delle istituzioni.
È davvero triste sapere da dove arrivano queste sostanze ed è davvero triste sapere anche chi ha il coraggio di gettarle con coscienza e volontà per il mero gusto di nuocere alla salute della signora.
È davvero triste conoscere tutto questo dalle forze dell’ordine ed assistere alla “lentezza” (la voglio chiamare così perché son convinto che non possa esistere altro termine ...!) di chi dovrebbe agire con celerità e vigore giuridico, una volta raccolte le prove!
È davvero triste scrivere queste parole con la consapevolezza di non poter aiutare quella signora; quella Signora che è mia madre, Angela Manca.

Tratto da: facebook.com/gianluca.manca.54

Foto © Emanuele Di Stefano

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