di Luciano Armeli Iapichino
Diciotto anni! Diciotto anni di sevizie a una famiglia di Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese.
Diciotto anni di scarnificazioni con i cocci della brutalità masso-mafiosa che hanno scavato prima la carne viva di un promettente scienziato, il cui viso è stato deformato da bestiale violenza;
hanno stretto, dopo, i cuori di una madre, di un padre e di un fratello nel pugno della cinica menzogna di Stato; hanno rappresentato il marcio del marcio del lercio.
Diciotto lunghissimi anni di sevizie fisiche e psicologiche, di prese per il culo e massacri: delle intelligenze, della civiltà, della giustizia, del senso dello Stato.
L’eccidio, insomma, di una Repubblica e di quello che è diventata: un surrogato (venuto pure male) di una dittatura sudamericana o di quelle aree del mondo in cui la legge la fanno i cartelli del narcotraffico, la corruzione, il bavaglio dell’informazione, i regolamenti dei conti tra gli oligarchi, mascherati da incidenti domestici, le lobby.
Caro Presidente Mattarella, questa famiglia siciliana è stata mortificata abbastanza. Attilio Manca è stato ucciso. Oltre ogni evidenza logica e medico-scientifica. È stato “docciato” dagli uomini di Binnu u Tratturi.
Lo Stato, il suo Stato, quello che Lei rappresenta, il nostro Stato, come per Capaci, per Via d’Amelio, per i misteri di cui la verità rappresenta la fine del mondo, si è voltato ancora una volta dall’altra parte.
Lei immagini: oltre alla beffa giudiziaria da parte di uomini di Legge che hanno dilaniato, mortificandola, la Giustizia, i Signori Manca hanno subìto, in quella centralissima cittadina del messinese, diciotto anni di angherie e veleni. Sì, veleni!!! Tossicità inalata per la perdita di un figlio e per la ricerca angosciosa di una verità.
Che paradossi in questa Repubblica!
Presidente: hanno pure cercato di avvelenarli!
Lei ha richiamato al senso delle Istituzioni e all’unità la Politica per la pandemia, per la crisi economica e per le beghe d’asilo parlamentari; ha richiamato al senso delle Istituzioni la magistratura dopo gli scandali al CSM;
ha fatto appello alla pace dinanzi a un’aggressione da Lei stesso definita, a ragione, di stampo ottocentesco… e nella moderna democrazia e civiltà italiana, in pieno III Millennio, la famiglia Manca di Barcellona Pozzo di Gotto incarna (e non è la sola) la moribonda Italia annegata nel fango della porcilaia del potere deviato.
Intercettazioni tenute nel cassetto.
Pentiti inascoltati.
Calunnie disseminate.
Provenzano che si è auto-diagnosticato il cancro alla prostata…
Un medico che si rifiuta di visitarlo.
Forse è comprensibile la rete di connivenza e inerzia istituzionale da cui tutto è partito. Forse, procedendo a ritroso negli anni, si comprendono ruoli istituzionali e provenienze geografiche. Forse il mistero Barcellona Pozzo di Gotto inizia a mostrare crepe profonde e incontrollabili. Forse è ora di finirla caro Presidente Mattarella a cui ci appelliamo per il caso di Attilio Manca. Il figlio adottato da una nazione che non si rassegna. Lei è siciliano. Ma stavolta ad attendere una risposta di verità e giustizia non è solo la Sicilia.
E l’Italia. Quella perbene.
La doccia della malagiustizia l’abbiamo fatta tutti!!!
Tratto da: antimafiaduemila.com
Foto © Imagoeconomica
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